Papéis de Alexandria*: "Salvatore Giuliano" e Francesco Rosi

10-10-2009
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origem:wikipedia A célebre cena da manifestação comunista do 1º de Maio em Portella della Ginestra, momentos antes do massacre cometido por atiradores da MafiaBiografiaDurante la seconda guerra mondiale, Francesco Rosi studia Giurisprudenza per intraprendere poi una carriera come illustratore di libri per bambini; contemporamente inizia a lavorare per Radio Napoli, dove intreccia amicizia con Raffaele La Capria, Aldo Giuffrè e Giuseppe Patroni Griffi, con i quali collaborerà spesso in futuro. L'attività teatrale lo portò anche a stringere amicizia con Giorgio Napolitano.Nel 1946 inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo come assistente di Ettore Giannini per l'allestimento teatrale di 'O voto di Salvatore Di Giacomo. All'età di 26 anni è aiuto regista di Luchino Visconti per il film La terra trema (1948), e dopo vari sceneggiature (Bellissima, 1951, Processo alla città, 1952) gira alcune scene del film Camicie rosse (1952) di Goffredo Alessandrini. Nel 1956 co-dirige con Vittorio Gassman il film Kean. Solo nel 1958 potrà dirigere il suo primo lungometraggio, La sfida, che ottiene il consenso di critica e pubblico. L'anno successivo dirige Alberto Sordi in I magliari (1959), nel quale l'attore romano è un immigrato che fa la spola tra Amburgo e Hannover che si trova a scontrarsi con un boss napoletano per il controllo del mercato delle stoffe.Inaugura il florido filone dei film-inchiesta ripercorrendo la vita di un malavitoso siciliano attraverso una serie di lunghi flashback in Salvatore Giuliano (1962), con Salvo Randone, e l'anno successivo dirige Rod Steiger nel suo capolavoro Le mani sulla città (1963), nel quale denuncia con coraggio le collisioni esistenti tra i diversi organi dello Stato e lo sfruttamento edilizio a Napoli. La pellicola viene premiata con il Leone d'Oro al Festival di Venezia; questi due film sono generalmente considerati i capostipiti del cinema ad argomento politico, che vedrà in futuro spesso la recitazione duttile e spontanea di Gian Maria Volontè.Dopo Il momento della verità (1965), Rosi si concede una migrazione in un film favolistico C'era una volta... (1967), con Sophia Loren e Omar Sharif, fresco del successo ottenuto dal film Il dottor Zivago (1966), anche se Rosi aveva inizialmente richiesto per la parte Marcello Mastroianni.Negli anni '70 torna ai temi di sempre e parla della scottante morte di Enrico Mattei in Il caso Mattei (1971), con una grande prova di Gian Maria Volontè, e Lucky Luciano (1973). Riscuote un notevole successo il capolavoro Cadaveri eccellenti (1976, tratto dal romanzo Il contesto di Sciascia), con Lino Ventura e Renato Salvatori, e realizza la versione cinematografica di Cristo si è fermato a Eboli (1979), tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Levi.Dopo un altro successo come Tre fratelli (1981), con Philippe Noiret, Michele Placido e Vittorio Mezzogiorno, vorrebbe trasportare sul grande schermo il romanzo La tregua di Primo Levi, ma il suicidio dello scrittore (11 aprile 1987) lo fa rinunciare (realizzerà la pellicola solo nel 1996), e dirige un adattamento cinematografico della Carmen (1984) con Plácido Domingo.Successivamente lavora a Cronaca di una morte annunciata (1987), tratto dal romanzo di Gabriel García Márquez, che riunisce un grande cast alla corte di Rosi, Gian Maria Volontè, Ornella Muti, Rupert Everett, Michele Placido, Alain Delon e Lucia Bosè; il film fu girato in Venezuela.Gira poi Dimenticare Palermo (1990), con James Belushi, Mimi Rogers, Vittorio Gassman, Philippe Noiret e Giancarlo Giannini.Finalmente, grazie all'aiuto economico di Martin Scorsese, dirige il film La tregua (1996), tratto dall'omonimo romanzo di Primo Levi.Il 27 gennaio 2005 è stato insignito della laurea ad honorem in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale dall'Università degli Studi "Mediterranea" per la "lezione di urbanistica" del suo film Le mani sulla città.FilmografiaCamicie rosse (1952) -alcune scene La sfida (1958) Lucky Luciano I magliari (1959)Salvatore Giuliano (1962)Le mani sulla città (1963)Il momento della verità (1964)C'era una volta... (1967)Uomini contro (1970)Il caso Mattei (1972)Lucky Luciano (1973)Cadaveri eccellenti (1975)Cristo si è fermato a Eboli (1979)Tre fratelli (1981)Carmen (1984)Cronaca di una morte annunciata (1987)Dimenticare Palermo (1990)La tregua (1997) Cena de «Cristo parou em Eboli»Rosi, il maestro del cinema di denunciaSe il cinema politico italiano dovesse avere un solo volto, un unico rappresentante che potesse convogliare sul suo nome tutti i pregi e i difetti, le impennate d'orgoglio e le cadute di questo nobile, importante e spesso ispirato genere, il nome e il volto sarebbero certamente quelli di Francesco Rosi. Dopo aver iniziato la propria carriera come assistente di Visconti, Rosi ha infatti collezionato nell'arco della sua attività un lungo elenco di "film militanti" dedicati a particolari e controversi momenti della storia italiana, a personaggi difficili, a temi scottanti.Il suo esordio alla regia è del 1957 con La sfida, premio speciale al Festival di Venezia, seguito nel '59 da I magliari. Del 1961 il primo vero successo con Salvatore Giuliano, bissato da Le mani sulla città, vero esempio di cinema di denuncia - speculazioni edilizie protette dal mondo della politica, a Napoli - in cui, come si legge nei titoli di testa, "I fatti e i personaggi sono immaginari, ma autentica è la realtà che li produce". Tra gli altri film girati da Rosi vanno citati nel 1971 Uomini contro, nel 1972 Il caso Mattei, nel 1973 Lucky Luciano. Poi, nel 1976, c'è Cadaveri eccellenti, seguito dal film tratto dal libro di Carlo Levi Cristo si è fermato ad Eboli. Nel 1981 Rosi realizza Tre fratelli, e, nel 1984, Carmen. Del 1987 è Cronaca di una morte annunciata, mentre gli anni Novanta si sono aperti con Dimenticare Palermo. (p.z.) A cena do assassinato de Salvatore Giuliano


origem:wikipedia A célebre cena da manifestação comunista do 1º de Maio em Portella della Ginestra, momentos antes do massacre cometido por atiradores da MafiaBiografiaDurante la seconda guerra mondiale, Francesco Rosi studia Giurisprudenza per intraprendere poi una carriera come illustratore di libri per bambini; contemporamente inizia a lavorare per Radio Napoli, dove intreccia amicizia con Raffaele La Capria, Aldo Giuffrè e Giuseppe Patroni Griffi, con i quali collaborerà spesso in futuro. L'attività teatrale lo portò anche a stringere amicizia con Giorgio Napolitano.Nel 1946 inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo come assistente di Ettore Giannini per l'allestimento teatrale di 'O voto di Salvatore Di Giacomo. All'età di 26 anni è aiuto regista di Luchino Visconti per il film La terra trema (1948), e dopo vari sceneggiature (Bellissima, 1951, Processo alla città, 1952) gira alcune scene del film Camicie rosse (1952) di Goffredo Alessandrini. Nel 1956 co-dirige con Vittorio Gassman il film Kean. Solo nel 1958 potrà dirigere il suo primo lungometraggio, La sfida, che ottiene il consenso di critica e pubblico. L'anno successivo dirige Alberto Sordi in I magliari (1959), nel quale l'attore romano è un immigrato che fa la spola tra Amburgo e Hannover che si trova a scontrarsi con un boss napoletano per il controllo del mercato delle stoffe.Inaugura il florido filone dei film-inchiesta ripercorrendo la vita di un malavitoso siciliano attraverso una serie di lunghi flashback in Salvatore Giuliano (1962), con Salvo Randone, e l'anno successivo dirige Rod Steiger nel suo capolavoro Le mani sulla città (1963), nel quale denuncia con coraggio le collisioni esistenti tra i diversi organi dello Stato e lo sfruttamento edilizio a Napoli. La pellicola viene premiata con il Leone d'Oro al Festival di Venezia; questi due film sono generalmente considerati i capostipiti del cinema ad argomento politico, che vedrà in futuro spesso la recitazione duttile e spontanea di Gian Maria Volontè.Dopo Il momento della verità (1965), Rosi si concede una migrazione in un film favolistico C'era una volta... (1967), con Sophia Loren e Omar Sharif, fresco del successo ottenuto dal film Il dottor Zivago (1966), anche se Rosi aveva inizialmente richiesto per la parte Marcello Mastroianni.Negli anni '70 torna ai temi di sempre e parla della scottante morte di Enrico Mattei in Il caso Mattei (1971), con una grande prova di Gian Maria Volontè, e Lucky Luciano (1973). Riscuote un notevole successo il capolavoro Cadaveri eccellenti (1976, tratto dal romanzo Il contesto di Sciascia), con Lino Ventura e Renato Salvatori, e realizza la versione cinematografica di Cristo si è fermato a Eboli (1979), tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Levi.Dopo un altro successo come Tre fratelli (1981), con Philippe Noiret, Michele Placido e Vittorio Mezzogiorno, vorrebbe trasportare sul grande schermo il romanzo La tregua di Primo Levi, ma il suicidio dello scrittore (11 aprile 1987) lo fa rinunciare (realizzerà la pellicola solo nel 1996), e dirige un adattamento cinematografico della Carmen (1984) con Plácido Domingo.Successivamente lavora a Cronaca di una morte annunciata (1987), tratto dal romanzo di Gabriel García Márquez, che riunisce un grande cast alla corte di Rosi, Gian Maria Volontè, Ornella Muti, Rupert Everett, Michele Placido, Alain Delon e Lucia Bosè; il film fu girato in Venezuela.Gira poi Dimenticare Palermo (1990), con James Belushi, Mimi Rogers, Vittorio Gassman, Philippe Noiret e Giancarlo Giannini.Finalmente, grazie all'aiuto economico di Martin Scorsese, dirige il film La tregua (1996), tratto dall'omonimo romanzo di Primo Levi.Il 27 gennaio 2005 è stato insignito della laurea ad honorem in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale dall'Università degli Studi "Mediterranea" per la "lezione di urbanistica" del suo film Le mani sulla città.FilmografiaCamicie rosse (1952) -alcune scene La sfida (1958) Lucky Luciano I magliari (1959)Salvatore Giuliano (1962)Le mani sulla città (1963)Il momento della verità (1964)C'era una volta... (1967)Uomini contro (1970)Il caso Mattei (1972)Lucky Luciano (1973)Cadaveri eccellenti (1975)Cristo si è fermato a Eboli (1979)Tre fratelli (1981)Carmen (1984)Cronaca di una morte annunciata (1987)Dimenticare Palermo (1990)La tregua (1997) Cena de «Cristo parou em Eboli»Rosi, il maestro del cinema di denunciaSe il cinema politico italiano dovesse avere un solo volto, un unico rappresentante che potesse convogliare sul suo nome tutti i pregi e i difetti, le impennate d'orgoglio e le cadute di questo nobile, importante e spesso ispirato genere, il nome e il volto sarebbero certamente quelli di Francesco Rosi. Dopo aver iniziato la propria carriera come assistente di Visconti, Rosi ha infatti collezionato nell'arco della sua attività un lungo elenco di "film militanti" dedicati a particolari e controversi momenti della storia italiana, a personaggi difficili, a temi scottanti.Il suo esordio alla regia è del 1957 con La sfida, premio speciale al Festival di Venezia, seguito nel '59 da I magliari. Del 1961 il primo vero successo con Salvatore Giuliano, bissato da Le mani sulla città, vero esempio di cinema di denuncia - speculazioni edilizie protette dal mondo della politica, a Napoli - in cui, come si legge nei titoli di testa, "I fatti e i personaggi sono immaginari, ma autentica è la realtà che li produce". Tra gli altri film girati da Rosi vanno citati nel 1971 Uomini contro, nel 1972 Il caso Mattei, nel 1973 Lucky Luciano. Poi, nel 1976, c'è Cadaveri eccellenti, seguito dal film tratto dal libro di Carlo Levi Cristo si è fermato ad Eboli. Nel 1981 Rosi realizza Tre fratelli, e, nel 1984, Carmen. Del 1987 è Cronaca di una morte annunciata, mentre gli anni Novanta si sono aperti con Dimenticare Palermo. (p.z.) A cena do assassinato de Salvatore Giuliano

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